An interestingly dark and bloody fantasy that manages to stand out from the crowd, although it was a little uneven in places and ended rather suddenly. That said I await the sequel with interest in the hope that some intriguing details are built upon.

I find the cynicism of this book's anti-hero charming, it's also quite depressing. Otherwise I would have given it four stars. Definitely worth a read.

Dalla quarta di copertina speravo in un libro alla [a:Joe Abercrombie|276660|Joe Abercrombie|http://photo.goodreads.com/authors/1207149426p2/276660.jpg], ma con un protagonista giovane e di sangue reale al posto degli svariati protagonisti della sua trilogia. Una sorta di giovane e principesco Logen Ninefingers, assetato di vendetta e privo della benché minima parvenza di moralità.

Cosa ho trovato invece?

Di buono il libro ha la scrittura fluente e piacevole, e il ritmo veloce. Non ci sono tempi morti, non ci sono brani noiosi, l'azione è sempre dietro l'angolo.
Il buono però, temo, si ferma qui.

Il peggior difetto del libro è il protagonsita.
Jorg -che è anche il narratore in prima persona, e quindi deve essere ancora migliore come protagonista per la buona riuscita del libro- non è caratterizzato per niente bene.
Nei primissimi capitoli sembra un ragazzino psicopatico dotato chissà come di potenza fisica tale da fargli sottomettere bestioni sanguinari con anni di esperienza.
Poi diventa un ragazzino psicopatico che vuole uccidere suo padre.
Poi un ragazzino psicopatico che vuole essere accettato dal proprio padre.
Poi un ragazzino psicopatico che vuole diventare imperatore.
Il tutto, condensato nei veloci capitoli del libro, mi ha ricordato gli enormi mutamenti subiti dalla personalità di Sandokan nei primi libri di Salgari. Ma quello era un secolo addietro. Adesso una cosa del genere non è accettabile, tanto più se avviene all'interno di un singolo libro.

I richiami alla chiesa e agli antichi filosofi, preludio di un mondo post-apocalittico, potevano essere itneressanti. L'interazione con il sistema di controllo alla camera blindata ha messo la storia al livello del libro della saga di Shannara in cui la strega di Ilse e il solito gruppo di eletti Shannarici andavano a cercare un'antica magia in una terra lontana, solo per ritrovarsi al cospetto dell'antica tecnologia ormai inutilizzabile.
Per non parlare dell'esito del dar fuoco a una sola cassa: se le casse sono così distruttive, una o cento non fa differenza: tutte bruceranno ugualmente. E se le casse sono quello che penso, stare nelle vicinanze della montagna avrebbe dovuto essere letale per tutta la confraternita. Oltre che per i soldati nascosti nella foresta.

Non si capisce come tutta la compagnia di mercenari possa seguire un ragazzino, per quanto atipico, o come il ragazzino possa sconfiggere chiunque in uno scontro.

Alla fine, sembra che l'autore abbia tentato di scrivere una storia alla Abercrombie... ma Abercrombie non vive solo del tono delle sue storie, vive di ambientazioni affascinanti e di caratterizzazioni sopraffine. Personaggi come Glotka o Logen Ninefinger penso rimarranno con me a lungo. Frasi come "Say one thing of Logen Ninefinger, say he's..." ancora adesso mi ritrovo a ripetermele tra me e me, in certe situazioni.
Qui invece abbiamo un vuoto tentativo di imitarlo, cercando di dare un tono al tutto tirando in ballo il ragazzino principe, l'orrore delle violenze, l'intera cosa del gioco in ballo. Ma niente di tutto questo attacca realmente, almeno niente ha attaccato realmente con me. Mentre leggevo pensavo solo a quanto fosse improbabile e incomprensibile il protagonista, e a come cambiasse di continuo.

Per il resto, la storia acquista un minimo di senso solamente negli ultimi capitoli.
Troppo poco, e sopratutto il protagonista non ha alcun senso.
Francamente non capisco come abbiano fatto tanti recensori a dargli voti pieni.

Jorg is reprehensible. Yet I still root for him. Wasn't prepared for the revelation that this takes place in the future, AI exists but something's happened to the world and we've regressed back to medieval times.

I wanted to like this book more than I did. Lawrence has a good way with words and his story is easy to follow. I think what turned me off more than anything was Jorg himself. The summary describes him as charming, and while I find him intelligent and witty, I was never actually charmed by him. While certainly set in a world that conspired against him, I found him too much like an angry teenager too eager to see the world burn, knowing I came to this opinion because that is literally how the author crafted him. I'm assuming my own personal distaste colors my read, so take my rating for what it's worth. It is a well written book, but just not my speed at the moment. Perhaps I'm a bit overfull on grimdark at this time.

The best Fantasy book I've read in years. Jorg Ancrath is despicably fascinating, and even though he is atrocious, we root for him all the way. He is dark, egotistical, mad and consumed by revenge, taking whichever route suits him to achieve his purpose.

If you enjoy the Grimdarkness of Joe Abercrombie, and the political intrigue of George R. R. Martin, don't waste another second and start reading this now.

I'm off to read the second book!

At about halfway through, this book jumped from two stars to four on the back of a really great, really interesting twist. The main character is fun to read; prone to rash action and possessing a strength of will that, thanks to the quality of the writing, makes him seem unstoppable (think a non-magical Kvothe). His incredibly over-the-top evilness throughout may be a distraction, but the novel plays it out in a satisfying fashion; it wants you to hate it, because it knows you'll love it all the more by the end.

I might have preferred a 3.5 over a 4, but have settled for a 4 over a 3. I enjoyed the style of writing, not quite so much the pace and structure of the book, though being most of the way through the following book I can say that (while more complex), I have enjoyed it much more - perhaps the style requires a bit of familiarity. I won't comment much on the contraversial subject matter, other than to say that, while it is distasteful, it isn't much different to the content of other dark fantasy; the difference lies, I think, in that the perpetrator is the protagonist. This isn't a fluffy fairy tale fantasy, and in my opinion this point of view has the potential to tell a different story to what we may be accustomed to. My recommendation is that if you can stomach it, read through your distaste. The second book is better in that both the protagonist and the writing has matured. I'm expecting very interesting things out of the third book.