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gionaconlag's reviews
43 reviews
Tre by Valérie Perrin
4.0
Mi dispiaccio sempre quando finisco un libro di questa autrice, mi sembra di dover lasciare degli amici che con il tempo mi si stavano profondamente rivelando.
L’ho amato ancor di più perché ha finito per toccare ed approfondire un tema che mi è personalmente carissimo e mi riguarda, ma da un punto di vista direi quasi opposto dal mio.
L’unico motivo per cui non do 5 stelle, è che - come già avevo sentito in un’altra recensione - le vicende si aprono e si diramano molto lentamente, per poi chiudersi quasi frettolosamente tutte insieme sul finale.
A questo punto, non mi sarebbero per nulla pesate delle pagine in più.
L’ho amato ancor di più perché ha finito per toccare ed approfondire un tema che mi è personalmente carissimo e mi riguarda, ma da un punto di vista direi quasi opposto dal mio.
L’unico motivo per cui non do 5 stelle, è che - come già avevo sentito in un’altra recensione - le vicende si aprono e si diramano molto lentamente, per poi chiudersi quasi frettolosamente tutte insieme sul finale.
A questo punto, non mi sarebbero per nulla pesate delle pagine in più.
Mille splendidi soli by Khaled Hosseini
4.0
Pensavo non mi stesse emozionando, ma ora mi lascia vuoto averlo terminato.
Crudamente è capace di essere vero e fiabesco contemporaneamente.
Crudamente è capace di essere vero e fiabesco contemporaneamente.
Cristo si è fermato a Eboli by Carlo Levi
3.0
Il suo ingresso nei grandi classici è per me motivato dal fatto che - pur non succedendo quasi mai nulla di significativo - non risulta indigesto.
Al di là dei pochi sconvolgimenti della trama però, è ammirevole per i tempi lo sguardo nuovo di Levi verso “l’altra Italia” che trova dopo Eboli.
Al di là dei pochi sconvolgimenti della trama però, è ammirevole per i tempi lo sguardo nuovo di Levi verso “l’altra Italia” che trova dopo Eboli.
Silenziosa sfiorisce la pelle by Tlotlo Tsamaase
2.0
Lodevoli gli intenti e le rivendicazioni identitarie, di genere e anticoloniali, ma il genere distopico continua a non piacermi. Non individuo la linea tra il delirio onirico e la “realtà”.