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fulgheri's reviews
663 reviews
Dark Italy by Claudio Vergnani, Mauro Boselli, Cristiana Astori, Gianfranco Nerozzi, Danilo Arona, Maurizio Cometto, Davide Mana, Luigi Musolino, Samuel Marolla
3.0
Arona: 3/5
Astori: 3/5
Boselli: 3/5
Cometto: 2/5
Mana: 4/5
Marolla: 4/5
Musolino: 4/5
Nerozzi: 4/5
Vergnani: 5/5
Totale tre stelle e mezza. Le idee non sono male, ma secondo me sono appesantite da un linguaggio innaturale. Sembra di leggere la trascrizione di un telefilm americano tradotto per la televisione italiana.
Da qualche parte si dice "parla come magni"...
E no, tre o quattro parole in dialetto buttate qua e là non fanno nessunissima differenza.
Astori: 3/5
Boselli: 3/5
Cometto: 2/5
Mana: 4/5
Marolla: 4/5
Musolino: 4/5
Nerozzi: 4/5
Vergnani: 5/5
Totale tre stelle e mezza. Le idee non sono male, ma secondo me sono appesantite da un linguaggio innaturale. Sembra di leggere la trascrizione di un telefilm americano tradotto per la televisione italiana.
Da qualche parte si dice "parla come magni"...
E no, tre o quattro parole in dialetto buttate qua e là non fanno nessunissima differenza.
The Very Best of Fantasy & Science Fiction, Volume 2 by Charles de Lint, Stephen King, Jane Yolen
3.0
The stories are mostly lame, including Stephen King's.
Except the last one, "The Paper Menagerie" by Ken Liu, which deserves 5 stars.
Except the last one, "The Paper Menagerie" by Ken Liu, which deserves 5 stars.
Otel Bruni by Valerio Massimo Manfredi
4.0
In realtà sarebbero 3 e 3/4: si avvicina più ad un buon libro che ad uno mediocre, secondo la mia scala di stelle su GR. Il materiale c'è ed è buono, poteva venirne fuori un capolavoro generazionale, ma ha a mio avviso due grossi difetti.
1- la prosa. Legonsa, ingessata, rigida, pedestre. C'è di buono che, trattando vicende di un secolo fa e più, a volte si riesce a non avvertire troppo il senso di pesantezza, quasi fosse adatto all'ambientazione Otto-Novecentesca.
2-il finale. Molto debole rispetto a tutto il resto. Credo che a tutti gli effetti un finale vero e proprio neanche ci sia. Certo, essendo un romanzo fondamentalmente storico gli eventi su scala nazionale già li si conoscono, ma un po' più di inventiva per quanto riguarda le vicende particolari (e quindi di fantasia) non avrebbe guastato.
1- la prosa. Legonsa, ingessata, rigida, pedestre. C'è di buono che, trattando vicende di un secolo fa e più, a volte si riesce a non avvertire troppo il senso di pesantezza, quasi fosse adatto all'ambientazione Otto-Novecentesca.
2-il finale. Molto debole rispetto a tutto il resto. Credo che a tutti gli effetti un finale vero e proprio neanche ci sia. Certo, essendo un romanzo fondamentalmente storico gli eventi su scala nazionale già li si conoscono, ma un po' più di inventiva per quanto riguarda le vicende particolari (e quindi di fantasia) non avrebbe guastato.