A review by chiaras
Lessico famigliare by Natalia Ginzburg

4.0

A 18 anni una cosa che mi strugge è pensare al passare impietoso del tempo: mi spiego. Un attimo di perfetta felicità famigliare, come quando mio fratello,a tavola durante la cena,ci racconta delle scenografie che ha costruito, o i pomeriggi passati dai miei nonni, d'estate, quando tutti i miei zii e i loro figli ritornano per qualche giorno nel paesino in cui sono nati, e c'è chi dorme sull'amaca, chi fa il caffè, chi lava i piatti, chi legge un libro- o peggio ancora, scorrere le pagine degli album di famiglia, posare lo sguardo su foto scattate da un fotografo ignaro quanto i fotografati che ci sarebbero stati quattro cugini a sfogliargli, religiosamente, ogni Natale. Quegli attimi perfetti, vorrei che potessero essere incastonati in cristalli di giada verde, o in ambra, che contengano attimi, come le foto semoventi di Harry Potter ma con la peculiariatà di potervi entrare, di poter rivivere il momento in essa contenuto.
Le foto di famiglia mi commuovono, oltre a causarmi strette al cuore- è ingiusto che qualcosa così perfetto sia così fragile.

La mia recensione non c'entra molto con il libro in sé - c'entra con le famiglie, con quei momenti di perfetta calma, in cui percepisci la tua fortuna, e ti viene rabbia -come può qualcosa di così immenso essere un puntino nel nulla?
Il libro di Natalia Ginzburg è una bella storia di una famiglia monumentale; ciò che ho trovato più piacevole sono tutte le epoche e tutti i pezzi di storia che essa si trova ad attraversare.

(Edit: +500 punti di cultura generale nel leggerlo perché ogni nome che incontravo e che mi sono andata a cercare su Wikipedia era COME MINIMO un personaggio di prima punta nel panorama culturale europeo etc.etc.
Tipo io: "Vabbè, questo che cita qui non avrà fatto nulla, non può essere che pure lui..."
"FILOSOFO. SCRITTORE. PIU' IMPORTANTE PERSONAGGIO DEL NOVECENTO." )