A review by claudiatralenuvole
Feste in lacrime by Prabda Yoon

reflective sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Dodici racconti uniti da un fil rouge: ploang, parola thailandese che indica la liberazione da un peso, l'essere in pace con il distacco, la convivenza stoica con la sofferenza e le avversità.

Un susseguirsi di vicende diverse che vede gli Umani confrontarsi con la perdita e la morte con una rassegnazione talvolta pregna di sorprendente indifferenza. 
L'autore racconta con bravura l'incapacità umana di esprimere il disagio dinnanzi al lutto e alla perdita, che non sono necessariamente legati alla morte ma spesso ai valori sociali e alle regole del branco.

I personaggi di Prabda Yoon sono pronti a scendere a compromessi con la loro coscienza per integrarsi nel gruppo, a sacrificare la loro umanità e spontaneità di Singoli per l'accettazione della Collettività. E sono tanto presi dalla loro morbosa curiosità verso l'Ignoto da non prestare attenzione a ciò che invece è presente e tangibile. 

La scrittura è un miscuglio di (auto)ironia e dark humour che "gioca" sapientemente con la lingua, con le strutture narrative e con l'elemento sovrannaturale. E tra un gioco e l'altro, arriva la riflessione sulla stasi in cui l'Umanità precipita a fronte delle avversità, sulla volontà di non sentire più il dolore che porta all'intorpidimento generale.

Il racconto che apre la raccolta e le dà il nome (e che è anche il mio preferito) esprime perfettamente l'urgenza inumana di distrarsi dalla sofferenza e performare una felicità che non viene sentita davvero e che risulta ovviamente inquietante e pericolosa a chi invece non rifugge la perdita.

Un primo incontro con la letteratura thailandese molto positivo questo. Mi ha lasciato tanto su cui riflettere e il desiderio di ritornare nei luoghi appena letti anche solo grazie alla pagina (ma a un bel viaggetto di sicuro non direi no).