Emmanuel Carrère è convinto di aver raggiunto il suo “stato di meravigliae serenità” grazie alla pratica dello yoga, della meditazione e del tai chi, ma i suoi demoni ritornano e solo dopo numerose sedute di elettroshock gli viene diagnosticato un “disturbo bipolare ditipo II”.

L'autore voleva scrivere un libretto “arguto e accattivante” sullo yoga,ma finirà a narrare alcuni eventi della sua vita mettendo a nudo anche debolezze e paure.

Grazie allo stile di scrittura diretto e spigliato coinvolge chi legge nelle sue pratiche, nelle sue cure, nei suoi incontri amorosi e amichevoli e di come – forse – riuscirà a vivere il suo yoga.
Che sia finzione o realtà, la lettura è molto scorrevole ed èinteressante scoprire qual è la sua interpretazione di meditazione snocciolando ben oltre dieci definizioni con esempi annessi.

Questo non va inteso come un manuale sullo yoga; è semplicemente l’esperienza vissuta dall'autore, che sebbene il ritmo rallenta un po' verso la fine, tiene alto l'interesse e il coinvolgimento.