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A review by silvestris95
Battle Royale by Koushun Takami
4.0
4,5/4⭐
Questo libro non è facile da leggere perché lo stile di narrazione non è molto nelle mie corde; molto spesso ho dovuto rileggere alcune frasi per seguire il suo ragionamento - tra lasciando gli errori di grammatica che ho trovato nella traduzione -.-" -; e molto spesso facevo fatica a distinguere tutti i nomi dei compagni di classe.
Ho amato il fatto che fosse così crudo e crudele. Non ho trovato un altro libro fiction in cui la crudeltà è così reale. Come in una situazione così disperata, essere messi in una gabbia a massacrarci l'uno con l'altro, ci sono comunque persone pronte a credere nel prossimo, pronte a pagare il rischio di essere traditi, e come persone sono immuni al solo pensiero di uccidere persone che voi avete avuto nel banco accanto solo il giorno prima.
Io, penso che l'autore ha voluto mettere anche i problemi sociali del '97-'99, però facendo un riferimento alla Corea del Nord. Sono solo mie supposizioni.
Non mi sono affezionata ai personaggi (e dico grazie al cielo). Prevalentemente perché nel conoscere ogni storia di uno studente della classe, la narrazione è veloce ma comunque intensa. A parte alcuni personaggi, la loro storia è a volte toccante e altre volte semplice, una storia come tutte le altre di uno studente delle medie normale.
Verso la metà mi sono trovata a tifare per i miei preferiti e penso che molti abbiano scelto di tifare quei concorrenti più che altro perché - e questa è una pecca - l'autore si è concentrato prevalentemente su di loro. Per non dire di più su come sono strutturati ogni capitolo, penso che questo è una pecca dell'opera. Alla fine alcune cose le avevo immaginate nel finale.
Vorrei dare un consiglio a chi vuole leggere questo libro, come una amica mi ha suggerito di fare: segnare ogni morte, soprattutto in ordine, le ore che passano - viene spiegato nel libro - chi uccide chi. Questo vi può essere utile per determinare chi è vivo e chi è pericoloso e quanto e come sta procedendo il gioco.
Questo libro non è facile da leggere perché lo stile di narrazione non è molto nelle mie corde; molto spesso ho dovuto rileggere alcune frasi per seguire il suo ragionamento - tra lasciando gli errori di grammatica che ho trovato nella traduzione -.-" -; e molto spesso facevo fatica a distinguere tutti i nomi dei compagni di classe.
Ho amato il fatto che fosse così crudo e crudele. Non ho trovato un altro libro fiction in cui la crudeltà è così reale. Come in una situazione così disperata, essere messi in una gabbia a massacrarci l'uno con l'altro, ci sono comunque persone pronte a credere nel prossimo, pronte a pagare il rischio di essere traditi, e come persone sono immuni al solo pensiero di uccidere persone che voi avete avuto nel banco accanto solo il giorno prima.
Io, penso che l'autore ha voluto mettere anche i problemi sociali del '97-'99, però facendo un riferimento alla Corea del Nord. Sono solo mie supposizioni.
Non mi sono affezionata ai personaggi (e dico grazie al cielo). Prevalentemente perché nel conoscere ogni storia di uno studente della classe, la narrazione è veloce ma comunque intensa. A parte alcuni personaggi, la loro storia è a volte toccante e altre volte semplice, una storia come tutte le altre di uno studente delle medie normale.
Verso la metà mi sono trovata a tifare per i miei preferiti e penso che molti abbiano scelto di tifare quei concorrenti più che altro perché - e questa è una pecca - l'autore si è concentrato prevalentemente su di loro. Per non dire di più su come sono strutturati ogni capitolo, penso che questo è una pecca dell'opera. Alla fine alcune cose le avevo immaginate nel finale.
Vorrei dare un consiglio a chi vuole leggere questo libro, come una amica mi ha suggerito di fare: segnare ogni morte, soprattutto in ordine, le ore che passano - viene spiegato nel libro - chi uccide chi. Questo vi può essere utile per determinare chi è vivo e chi è pericoloso e quanto e come sta procedendo il gioco.