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A review by fulgheri
Norwegian Wood: Tokyo Blues by Haruki Murakami
5.0
Che meraviglia.
Prima rilettura dal 2009 (oddio quanto son vècio!) -- e rileggerlo mi ha solo confermato quanto abbia fatto bene a tatuarmi "Midori" (緑) sulla spalla.
Il personaggio più insipido è invece il protagonista e voce narrante, ma credo sia un fatto voluto dato che in realtà è un "On the Road" nipponico, via a via sempre più evidente, fino all'ultimissima riga in cui non ti può non tornare in mente "I think of Dean Moriarty".
Naoko è sempre bellissima, è un cobra che t'ipnotizza, ma nonostante questo ha un'unica funzione nella storia, nella sua vita in generale, e non può non finire così perché Naoko è in fondo un personaggio piuttosto "shallow", poco profondo, con poche munizioni. Nell'economia del romanzo Naoko è morta fin dall'inizio, e rileggendolo te ne accorgi immediatamente.
Midori al contrario è il Sole, è una luce abbagliante, di una profondità tale che Murakami non la esplora nemmeno. Midori è un futuro incerto, imprevedibile ed insondabile ma pieno di speranze, e come tale resta in tutto il libro fino alla fine.
Watanabe è un cretino fatto e finito.
Prima rilettura dal 2009 (oddio quanto son vècio!) -- e rileggerlo mi ha solo confermato quanto abbia fatto bene a tatuarmi "Midori" (緑) sulla spalla.
Il personaggio più insipido è invece il protagonista e voce narrante, ma credo sia un fatto voluto dato che in realtà è un "On the Road" nipponico, via a via sempre più evidente, fino all'ultimissima riga in cui non ti può non tornare in mente "I think of Dean Moriarty".
Naoko è sempre bellissima, è un cobra che t'ipnotizza, ma nonostante questo ha un'unica funzione nella storia, nella sua vita in generale, e non può non finire così perché Naoko è in fondo un personaggio piuttosto "shallow", poco profondo, con poche munizioni. Nell'economia del romanzo Naoko è morta fin dall'inizio, e rileggendolo te ne accorgi immediatamente.
Midori al contrario è il Sole, è una luce abbagliante, di una profondità tale che Murakami non la esplora nemmeno. Midori è un futuro incerto, imprevedibile ed insondabile ma pieno di speranze, e come tale resta in tutto il libro fino alla fine.
Watanabe è un cretino fatto e finito.