Non credo ci siano parole per descrivere un capolavoro simile. London con questo libro ha creato un mondo, il Tallone di Ferro è stato il seme che ha generato opere distopiche del calibro di Noi, il Mondo Nuovo o 1984, per citare i più famosi. Libro estremamente innovativo per l’epoca (scritto nel 1908, ma sembra anticipare avvenimenti di decenni dopo, e ancora ora è, a parer mio, più che attuale), non poteva esistere un capostipite più degno per il genere della distopia.

Gli avvenimenti sono sconcertanti, è un continuo crescendo di tensione inserito in una cornice ancora più grande e interessante che non solo rappresenta la giustificazione ed il significato del libro stesso, ma dimostra anche l’originalità dell’autore. Le tematiche che tratta, per quanto possano sembrare ostiche o difficili da comprendere, sono proposte in una maniera così dinamica ed intelligente che durante la lettura non pesano proprio, né tantomeno tolgono spazio alla narrazione, che è invece coinvolgente ed estremamente tesa, tanto da culminare in una sequenza finale tanto inaspettata quanto assurda.