Il romanzo è come una raccolta di momenti più significativi che nel corso degli anni adolescenziali e adulta hanno visto come protagonisti Marienne e Connell. Sono due ragazzi con le loro paure, i loro timori per il futuro e qualche strappo nell’anima non poco indifferente.
Sono una coppia non dichiarata. Il loro rapporto è indescrivibile: ci sono incomprensioni, parole non dette, baci, amore sentimentale, sesso, lacrime, confessioni, ferite, ma qualcosa li tiene sempre assieme anche dopo alcune separazioni fisiche e temporali.

Lo stile di scrittura è molto semplice e diretto, ma con lo sviluppo rimane in superficie, senza approfondire tematiche ed emozioni e chi legge deve in un certo senso saper estrapolare.

Temi come la depressione, la solitudine, il sentirsi a disagio e sbagliati sono difficili da trattare. A volte si cade nella banalità, mentre altre si enfatizza in modo sbagliato. Il romanzo pecca proprio per lasciare molte questioni senza risposta e l’aver lasciato campato in aria l’argomento della depressione.
Nonostante la mancanza di questo approfondimento, il legame tormentato e fragile dei protagonisti mi ha intenerita. Mi sono affezionata a loro, li ho sentiti vicini nelle loro emozioni afflitte. Indubbiamente ha lasciato il segno.