Bhe che dire ... 3,75 ⭐️ 7,5/10

Allora io sono partita con aspettative altissime per via del precedente libro, che ho apprezzato molto per essere la prima prova di questo genere dell'autrice.
Però avevo comunque dei dubbi a riguardo: alcune cose sono state spiegate male (perché la Regina ha mandato Poppy a vivere con i Duchi? Perché non tenerla nella capitale? Perché i genitori hanno voluto allontanarsi dalla corte anche erano palesemente più al sicuro lì? Come fa Casteel a credere che basti il vero amore e un'anello per riunire i due regni? - qui proprio non capisco come faccia a essere così cieco - ...) ma di queste domande, alcune vengono rivelate durante la trama, altre continuano ad non avere risposta.
Sinceramente non mi aspettavo una trama così avvincente anche in questo secondo libro. Succedono cose ma ti lasciano comunque delle domande di cui vuoi sapere la risposta. Subito ho capito che c'era qualcosa di strano ai poteri di Poppy e anche se fossero legati a una linea di sangue ben specifica è improbabile che questa sia COSì particolare che nessuno riesce a ricordarsi un' altra persona che ce l'avesse. E ci sono cascata dentro come pera cotta.
La scintilla è scoppiata anche per tutti glia altri personaggi che pian piano emergono nel libro: già adesso sto creando altarini per proteggerne alcuni da possibile morte. Speriamo in bene.
Tra Cas e Poppy la scintilla c'è, si sente, e mi fanno anche battere il cuore, però continuano a fare della cazzate (in entrambe le direzioni) che mi veniva voglia di chiuderli in una stanza, legarli a delle sedie e costringerli a parlare. Super frustante.
Ho già il terzo, perché la cara Zia Arme i finali, li fa illegali.