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A review by la_cantina_dei_libri_0
Il negozio di musica by Rachel Joyce

3.0

Il romanzo è considerato una favola contemporanea e, in effetti, sono presenti tutte le caratteristiche.

Frank gestisce un negozio dove vende solo vinili a Unity Street, una via senza uscita dove ci sono: un panettiere, un negozio di articoli di fede, uno studio di tatuaggi, un'agenzia di pompe funebri, un bar e varie case. Tutti si aiutano a vicenda nel loro piccolo e cercano di andare avanti nonostante le difficoltà.

Frank ha una specie di dono, perché riesce a capire di quale canzone un cliente ha bisogno nel momento in cui varca la porta del negozio. Ognuno ha una storia e chissà qual è quella della donna svenuta davanti proprio al suo negozio. Dal momento in cui riprenderà conoscenza, Ilse ritornerà a far visita a Frank più di una volta finché lei gli chiede delle lezioni di musica. Dopo non poca titubanza Frank accetta e così ogni martedì alle 17:30 i due si incontrano per parlare di musica. Pian piano iniziano anche a conoscersi e a raccontarsi gli aneddoti più significativi della loro vita. Frank inizia a provare qualcosa per la donna. Ilse però dice che si sta per sposare, anche se si ha sempre la sensazione che la donna nasconda qualcos'altro. Oltre a questo sentimento non ricambiato, incombe un colosso del mercato che vorrebbe far chiudere i negozi della via per trasformarli in qualcosa di più moderno.

Lo stile è a tratti scorrevole e a tratti un pò lento, perdendosi in descrizioni superflue.
Il punto di vista è esterno, principalmente concentrato su Frank, con qualche eccezione di Henry - un amico della banca - e Kit - il ragazzo che lavora al negozio.
Buoni i flashback di Frank, piccole parentesi a volte malinconiche che rivelano importanti fatti del suo passato in compagnia della madre, ma avrei preferito qualche approfondimento in più su alcune questioni.

Ilse rivelerà la sua verità, creando a Frank un senso di disagio indescrivibile, dovuti anche dalla chiusura inaspettata dei negozi della via.

Il romanzo è piacevole, tiene compagnia soprattutto nei momenti di relax senza troppe pretese. Personalmente non mi ha fatto impazzire come speravo, nonostante lo abbia letto in pochi giorni, perché ero davvero curiosa su come sarebbe andata a finire.

Ci sono alcuni colpi di scena, ma leggeri.
Un pò alla volta si viene a conoscenza di qualcosa che ha caratterizzato la vita di tutti i personaggi citati.
Frank è un uomo all'apparenza forte, ma dentro di lui deve fare i conti con un passato non proprio rose e fiori. Arriverà un punto in cui sembra arrendersi e vagare per una strada indefinita, fino a quando ritornerà Ilse a sistemare la situazione.
Quando vengono menzionate le canzoni si capisce le ricerche e lo studio dietro. Nulla viene citato a caso e questo rende giustizia ai capolavori di grandi musicisti.
La parte finale è molto velocizzata - dagli anni 88-89 si arriva al 2009 in un baleno.
Ci sono momenti in cui il lettore inevitabilmente sfoggerà un sorriso, altre che lo farà storcere il naso e altre ancora porsi continue domande.

All'inizio accennavo al fatto che il romanzo è una favola modera. Le caratteristiche ci sono, perché è presente un incontro casuale, un sentimento che nasce poco a poco, delle incomprensioni, le verità rivelate, i dubbi e paure, strade che si dividono per poi ritrovarsi, il tutto condito dalla classica atmosfera sognante per arrivare al lieto fine.

I personaggi a volte li ho percepiti poco convinti nelle loro azioni. Adesso, non voglio dire che tutti dobbiamo essere decisi e coraggiosi, ma mi è apparso strano che ci fossero alcune reazioni tipiche degli adolescenti anziché da adulti maturi.

In conclusione, Il negozio di musica rappresenta un luogo dove i sogni si possono realizzare, anche dopo numerose cadute e perdite.
Un buon romanzo per chi ama la favola con un tocco di modernità e musica che ha segnato la storia.