Io so che questa saga dei difetti ce li ha. So anche che le 5 stelle dovrebbero essere rare e non sperperate. Ma il modo in cui mi ha coinvolto questa duologia, questo libro, non può meritare meno di 5 stelle. Non è un fantasy, non è nemmeno uno YA per quanto lo vogliono spacciare, ma è molto di più. È un libro in cui i personaggi tessono la trama con le loro caratterizzazioni. Il passato dei personaggi è azione, conseguenza e a volte anche mezzo per le azioni della vicenda. Ma soprattutto sono personaggi tridimensionali, caratterizzati con spessore e a cui non riesci proprio a non volere bene, a non affezionarti. È un libro che, nascoste tra le pieghe del mondo grisha, parla di temi attuali, veri. Abusi sessuali, disabilità, discriminazione, malavita e povertà: tutte tematiche che la Bardugo tocca attraverso metafore e NON, senza mai fare scivoloni.
Si fa fatica a pensare che sia la stessa autrice della trilogia ‘Tenebre e ossa’.
Quindi sì, forse non sono lucida e non sto considerando tutti i difetti, tutti i se e ma, tutte le stelle che ho dato o non ho dato in passato. Ma i corvi mi hanno dato modo di riflettere, mi hanno fatto ridere, piangere, arrabbiare e mi hanno fatto attendere trepidante il momento di lettura serale. E questo coinvolgimento emotivo si merita, per forza di cose, me mie cinque stelle.