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A review by fulgheri
La verità sul caso Harry Quebert by Joël Dicker
5.0
Fantastico, meraviglioso, dovrebbe essere una lettura obbligatoria in ogni liceo e Facoltà Umanistica!
Parto dalle cose che mi son piaciute di meno--tenete presente però che sto proprio trovando il pelo nell'uovo.
-
- la sequenza "pugilistica" (ah ah!) di colpi di scena proprio alla fine è stata bella ed entusiasmante, ma forse appena un filino eccessiva
Fine dei peli nell'uovo.
Cosa m'è piaciuto?
Ho vissuto in New Hampshire e girato il New England (oltre ad aver letto tutto Stephen King, che "mi tiene aggiornato" su personaggi e sensazioni) e ritrovare quei luoghi ed atmosfere è sempre bellissimo. Che le abbia descritte un autore francese è assolutamente pazzesco!
Credo sia la prima volta che ho letto un libro di un francese non ambientato in Francia...
Mi ha rapito anche anche "il libro, su un libro, su un libro..." Poi avete letto i ringraziamenti alla fine? Io sì, ad occhi sgranati...
E senza dubbio le riflessioni ed i parallelismi tra lo scrivere e la boxe: finendo di scrivere una storia spesso sento Rocky Balboa che grondante sangue ripete "non fa male, non fa male!"
Quell'amore per una quindicenne che (non essendo affetto da lolitismo o pedofilia) ha riportato anche me agli Assoluti tipici di quegli anni.
Ma anche il rapporto tra Harry e Marcus, tra il giovane "mascherato" ed il padre che volente o nolente sceglie di avere, ricevendone in cambio la non inaspettata dose di pedate in c. (o pugni in faccia) che serve a farlo svegliare e a smascherarlo, portandolo prima su un percorso di Verità individuale, poi di Verità letteraria, fino a sbocciare ed esplodere in un percorso di Verità tout-court.
Ad un costo altissimo, per vivi e morti.
Ma di Verità gratis ne devo ancora sentire parlare...
Parto dalle cose che mi son piaciute di meno--tenete presente però che sto proprio trovando il pelo nell'uovo.
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Spoiler
che la ragazza non avesse tutte le carte del mazzo era una cosa che avevo sospettato più volte, ma che le mancassero proprio tutte le figure e gli assi... in effetti no!- la sequenza "pugilistica" (ah ah!) di colpi di scena proprio alla fine è stata bella ed entusiasmante, ma forse appena un filino eccessiva
Fine dei peli nell'uovo.
Cosa m'è piaciuto?
Ho vissuto in New Hampshire e girato il New England (oltre ad aver letto tutto Stephen King, che "mi tiene aggiornato" su personaggi e sensazioni) e ritrovare quei luoghi ed atmosfere è sempre bellissimo. Che le abbia descritte un autore francese è assolutamente pazzesco!
Credo sia la prima volta che ho letto un libro di un francese non ambientato in Francia...
Mi ha rapito anche anche "il libro, su un libro, su un libro..." Poi avete letto i ringraziamenti alla fine? Io sì, ad occhi sgranati...
E senza dubbio le riflessioni ed i parallelismi tra lo scrivere e la boxe: finendo di scrivere una storia spesso sento Rocky Balboa che grondante sangue ripete "non fa male, non fa male!"
Quell'amore per una quindicenne che (non essendo affetto da lolitismo o pedofilia) ha riportato anche me agli Assoluti tipici di quegli anni.
Ma anche il rapporto tra Harry e Marcus, tra il giovane "mascherato" ed il padre che volente o nolente sceglie di avere, ricevendone in cambio la non inaspettata dose di pedate in c. (o pugni in faccia) che serve a farlo svegliare e a smascherarlo, portandolo prima su un percorso di Verità individuale, poi di Verità letteraria, fino a sbocciare ed esplodere in un percorso di Verità tout-court.
Ad un costo altissimo, per vivi e morti.
Ma di Verità gratis ne devo ancora sentire parlare...