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A review by giulia_hikari
La casa del gatto by L. Solimando
3.0
Questo libro mi è stato proposto in lettura dalla casa editrice, Atmosphere Libri, che stimo molto proprio per la cura dei testi asiatici. Inizialmente ero in dubbio se accettare, perché inizio a evitare tutti quei libri giapponesi che hanno a che fare con “gatti, librerie, caffè” ma alla fine l’ho letto e mi sono ricreduta.
Questo perché i gatti sono solo uno strumento narrativo per parlare delle vite dei loro padroni.
C’è una cornice ai racconti, una gatta viene abbandonata nel parco di Hikari e i suoi gattini vengono adottati da diverse personalità. È così che entriamo in contatto con le loro vite e ciò che viene raccontato non è romantico, ma molto veritiero.
Entriamo nelle vite di alcune persone, di diversa età, e seguiamo i loro problemi: solitudine, bullismo, depressione, malattia, tutte problematiche spesso causate dalla società giapponese, e questo mi ha colpito molto.
Per me è importante affrontare questi temi e mostrare un Giappone autentico, che non è fatto solo di fiori di ciliegio e gentilezza.
Qui, con la scusa del prendersi cura di un gatto, emergono problemi con cui è facile empatizzare, perché alcuni possono toccarci da vicino, e la nota talvolta è dolceamara.
Ho trovato l’espediente del “gatto” molto interessante, e se siete incuriositi da una lettura più realistica del Giappone, ma in generale delle vite che lo abitano, è una lettura che consiglio.
Questo perché i gatti sono solo uno strumento narrativo per parlare delle vite dei loro padroni.
C’è una cornice ai racconti, una gatta viene abbandonata nel parco di Hikari e i suoi gattini vengono adottati da diverse personalità. È così che entriamo in contatto con le loro vite e ciò che viene raccontato non è romantico, ma molto veritiero.
Entriamo nelle vite di alcune persone, di diversa età, e seguiamo i loro problemi: solitudine, bullismo, depressione, malattia, tutte problematiche spesso causate dalla società giapponese, e questo mi ha colpito molto.
Per me è importante affrontare questi temi e mostrare un Giappone autentico, che non è fatto solo di fiori di ciliegio e gentilezza.
Qui, con la scusa del prendersi cura di un gatto, emergono problemi con cui è facile empatizzare, perché alcuni possono toccarci da vicino, e la nota talvolta è dolceamara.
Ho trovato l’espediente del “gatto” molto interessante, e se siete incuriositi da una lettura più realistica del Giappone, ma in generale delle vite che lo abitano, è una lettura che consiglio.