Una storia strana, in cui i confini del reale sfumano nelle ombre delle bugie, delle storie inventate per darsi un'altra realtà, un'altra vita quando quella che si è costretti a vivere è deludente, faticosa, sudicia.
Un romanzo che mi ha lasciato con molti dubbi e pochi approfondimenti. Un protagonista fluido e discutibile che sembra sfruttare la sessualità, di volta in volta maschile o femminile, per stare a galla e allo stesso tempo sabotarsi.

La scrittura ha picchi lirici che si scontrano con passaggi a tratti troppo didascalici, in particolare nelle scene in cui le situazioni sono descritte per come avvengono. Decisamente meglio nei passaggi evocativi e nelle riflessioni.

Statovci è curioso e vale la pena approfondire la sua conoscenza.