Fiori di Seta è l'ultimo libro di Giulia Esse, pubblicato da Chrysalide Publishing. Si tratta di un romance storico con ambientazione orientale, nello specifico siamo nella Corea dell'epoca Goryeo (e quindi pane per i miei denti!).

Questo è il terzo libro di Giulia che leggo con ambientazione orientale, e noto che ancora una volta si ripresenta il tema della vendetta e del riscatto, appunto ricorrenti nelle sue opere. Qui troviamo Ye-rin, figlia di un funzionario di Goryeo che viene attaccata da un uomo assetato di vendetta. Sopravvive, ma resta sfigurata in volto, e questo è peggio della morte. A causa di un tale difetto fisico, il padre decide di allontanarla e rinnegarla come figlia, così Ye-rin ricomincia la sua vita con una nuova identità e un nuovo scopo, seppur covando sempre il desiderio di riprendersi ciò che le spetta. Anche l'uomo che l'ha sfigurata è in cerca di vendetta, e questo lo porterà a incrociarsi nuovamente con Ye-rin e stringere con lei un legame sempre più forte.

Riassumere la trama è difficile, anche perché c'è molto da dire, ma quello su cui vorrei soffermarmi sono i temi trattati.
Al centro di tutto c'è sicuramente il concetto di bellezza, quella esteriore considerata un'arma in una società storica, e quella interiore, di valore più profondo.

Oltre al bel messaggio si nasconde una critica al valore della donna come pedina nella società di Goryeo, e al disonore di avere un viso sfigurato (cosa che non è invece mal vista sugli uomini).

Nel libro si tratta anche il rapporto con la dinastia Yuan in Cina. Goryeo, in quanto stato tributo, deve inviare risorse alla dinastia mongola, soprattutto donne. Oltre questo c'è tanta cura al contesto storico e io da appassionata ne sono felicissima, anche nei dettagli utilizzati.

L'autrice mi ha detto che la storia è stata scritta tempo fa e poi lavorata con la casa editrice, probabilmente quindi antecedente a Fuoco sotto la terra e Notti di rugiada, i due fantasy orientali pubblicati in self, e credo che questo emerga in alcune "ingenuità" del testo. Lo stile, rispetto al solito, è meno artificioso, anzi l'ho trovato molto scorrevole e più in linea ai miei gusti. Nonostante sia un romance, l'attenzione principale è più sul tema di vendetta e riscatto dei personaggi.

Altra nota con cui concludo, il libro richiama l'estetica dei k-drama e devo dire che l'ho trovato ben riuscito. Aiuta anche lo stile scorrevole, ma la storia è molto visiva, riesci davvero a immaginare le scene davanti a te, e questo per me non è che una conferma di una buona riuscita.

Ringrazio la CE per avermi inviato una copia digitale, anche se sono curiosissima del cartaceo che presenta illustrazioni interne bellissime!