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A review by laefe
Villette by Charlotte Brontë
4.0
Ora, con Charlotte c’è un rapporto speciale, suo è il mio primo romanzo letto, suo quello stile magnetico e quasi malefico con paragrafi e paragrafi di descrizioni e pensieri prima della CICCIA, che mi faceva impazzire e piacere in modo quasi perverso, e suoi quei personaggi stravaganti che amo alla follia. Così qualche giorno fa mi sono approcciata a “Villette” come se fosse di nuovo Natale, come se mi stessi facendo un grandissimo regalo, e... così è rimasto il mio animo, fin quasi a 2/3 del libro, poi... poi qualcosa è andato storto, la storia stessa si è fatta storta, come se fosse stato forzato il suo naturale corso per errori di calcolo precedenti, e il proseguo è anche un po’ il contaminarsi di cose già lette.
Eppure... eppure la cara Charlotte ha indubbiamente un potere su di me, perché nonostante mentalmente registrassi i difetti, fisicamente non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine! Quei suoi personaggi, sebbene simili ad altri, sanno sempre incantare, con personalità eccentriche, ingenue, schiette, piene di sfumature... e quegli ambienti, che son gli stessi di molti altri classici, ma che con lei acquisiscono colori diversi. E tutte personalità e quegli ambienti visti con gli occhi della protagonista... J’adore.
Quindi, forse trovo esagerato il pensiero di George Eliot (“il più bel romanzo di Charlotte Brontë”), ma... non vincono le perplessità, vince il cuore, ed ecco il perché delle 4 stelline.
Eppure... eppure la cara Charlotte ha indubbiamente un potere su di me, perché nonostante mentalmente registrassi i difetti, fisicamente non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine! Quei suoi personaggi, sebbene simili ad altri, sanno sempre incantare, con personalità eccentriche, ingenue, schiette, piene di sfumature... e quegli ambienti, che son gli stessi di molti altri classici, ma che con lei acquisiscono colori diversi. E tutte personalità e quegli ambienti visti con gli occhi della protagonista... J’adore.
Quindi, forse trovo esagerato il pensiero di George Eliot (“il più bel romanzo di Charlotte Brontë”), ma... non vincono le perplessità, vince il cuore, ed ecco il perché delle 4 stelline.