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A review by la_cantina_dei_libri_0
Un giorno questo dolore ti sarà utile by Peter Cameron
3.0
James è un ragazzo di 18 anni alle prese con i problemi e i dubbi di un adolescente non "compatibile" con la società.
Non ha amici, i suoi genitori pensano sia gay e ha una sorella che, tra le altre cose, sta intraprendendo una relazione con un uomo molto più vecchio di lei. L'unica persona con cui va veramente d'accordo è nonna Nanette, tanto che si reca spesso a farle visita.
James ha già deciso che non frequenterà l'università.
Preferisce rimanere da solo, leggere Shakespeare o Trollope e vuole trovare una casa per vivere per conto suo.
Un giorno durante l'orario di lavoro chatta con John usufruendo un profilo falso e i due fissano un incontro.
Durante la lettura si percepisce il disagio di James, un ragazzo che vuole evadere da questa società abituata ad etichettare e criticare un comportamento diverso dalla massa. James è anche costretto a sottoporsi a delle sedute con una psicologa e qui conosciamo una sua esperienza avvenuta qualche mese prima - che prova il suo distacco con i suoi coetanei.
Lo stile è semplice, non particolarmente ricercato e la lettura scivola tranquilla.
Il punto di vista è interno, quello di James, dando spazio alla nonna e lasciando un pò in disparte gli altri personaggi.
I dialoghi hanno una buona presenza e James, spesso, si sofferma sul significato delle parole usate dall'interlocutore, anziché rispondere alla domanda.
Di preciso non so cosa mi aspettassi da questo libro, ma non so bene come esprimermi.
Sembra manchi un pochino di spessore su alcune parti e, capisco i dubbi di un adolescente, ma speravo in una svolta del personaggio di James.
Il finale aperto lascia mille domande e lascia il lettore titubante. Certo, siamo testimoni della decisione di James nel discorso dell'università e chiarirà il suo orientamento sessuale, cosa che per tutta la lettura ha sempre girato attorno e mai dato una risposta definitiva, ma tutto il libro sembra solo l'inizio della storia.
Forse sono io che avevo aspettative diverse o non l'ho letto con attenzione. Il libro è discreto, nulla da ribattere sullo stile asciutto e diretto dell'autore, ma il finale proprio non mi va giù. Si capisce benissimo il messaggio che vuole impartire l'autore e sono d'accordo, ma sembra interrotto a metà un qualcosa che avrebbe potuto funzionare se sviluppato in modo diverso.
Tutto sommato, però, è da leggere, ci sono molte citazioni interessanti e punti di riflessione, ma personalmente non mi ha fatto impazzire.
Non ha amici, i suoi genitori pensano sia gay e ha una sorella che, tra le altre cose, sta intraprendendo una relazione con un uomo molto più vecchio di lei. L'unica persona con cui va veramente d'accordo è nonna Nanette, tanto che si reca spesso a farle visita.
James ha già deciso che non frequenterà l'università.
Preferisce rimanere da solo, leggere Shakespeare o Trollope e vuole trovare una casa per vivere per conto suo.
Un giorno durante l'orario di lavoro chatta con John usufruendo un profilo falso e i due fissano un incontro.
Durante la lettura si percepisce il disagio di James, un ragazzo che vuole evadere da questa società abituata ad etichettare e criticare un comportamento diverso dalla massa. James è anche costretto a sottoporsi a delle sedute con una psicologa e qui conosciamo una sua esperienza avvenuta qualche mese prima - che prova il suo distacco con i suoi coetanei.
Lo stile è semplice, non particolarmente ricercato e la lettura scivola tranquilla.
Il punto di vista è interno, quello di James, dando spazio alla nonna e lasciando un pò in disparte gli altri personaggi.
I dialoghi hanno una buona presenza e James, spesso, si sofferma sul significato delle parole usate dall'interlocutore, anziché rispondere alla domanda.
Di preciso non so cosa mi aspettassi da questo libro, ma non so bene come esprimermi.
Sembra manchi un pochino di spessore su alcune parti e, capisco i dubbi di un adolescente, ma speravo in una svolta del personaggio di James.
Il finale aperto lascia mille domande e lascia il lettore titubante. Certo, siamo testimoni della decisione di James nel discorso dell'università e chiarirà il suo orientamento sessuale, cosa che per tutta la lettura ha sempre girato attorno e mai dato una risposta definitiva, ma tutto il libro sembra solo l'inizio della storia.
Forse sono io che avevo aspettative diverse o non l'ho letto con attenzione. Il libro è discreto, nulla da ribattere sullo stile asciutto e diretto dell'autore, ma il finale proprio non mi va giù. Si capisce benissimo il messaggio che vuole impartire l'autore e sono d'accordo, ma sembra interrotto a metà un qualcosa che avrebbe potuto funzionare se sviluppato in modo diverso.
Tutto sommato, però, è da leggere, ci sono molte citazioni interessanti e punti di riflessione, ma personalmente non mi ha fatto impazzire.