Una lettura molto piacevole e divertente, sicuramente un'opera d'esordio originale e ben fatta, anche se non posso dirmi soddisfatta al 100%.
In molti passi sembra che l'autore pecchi di ingenuità e temo che non sia stato fatto un editing approfondito, notando alcune ripetizioni, idem per la correzione di bozza (di cui ovviamente non incolpo l'autore). È il primo libro che leggo di Edizioni Corsare e non sono pienamente convinta, ma vorrei leggere altro per capire se non mi piacciono le loro norme redazionali o non so...

Comunque, tornando al libro, vede la storia di un ragazzino, Finnicus, che vuole diventare una strega, come lo è stata sua madre, ma la magia è consentita solo alle donne. Almeno, fino a questo momento...
è una bella storia di amicizia e di lotta agli stereotipi di genere, e con la stregoneria di mezzo è tutto più bello. Le prove che deve affrontare Finnicus per diventare strega, poi, mi hanno ricordato tanto gli esami di Doremì a cui sicuramente l'autore si è ispirato, però si vede sia negli enigmi riportati che nella storia in sé l'inizio del percorso di Davide come scrittore. Sono curiosa di leggere altri suoi lavori, anche se la scrittura di questo non mi ha convinta del tutto.