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A review by doma_22
La sorella di Mozart by Rita Charbonnier
4.0
Perché mai non riesco a scrivere questa recensione? Non è poi tanto diversa dalle altre...
Ho cancellato tante di quelle volte l'inizio che ho perso il conto!
Questo romanzo è una biografia romanzata di Nanerl e allo stesso tempo di tutta la famiglia Mozart.
E' la stessa Nanerl a raccontare episodi della sua vita. Nella prima parte questi episodi sono descritti in forma epistolare, una lunga corrispondenza che intrattiene col Maggiore Armand d'Ippold, padre della sua migliore allieva, Victoria, di cui si innamora e che non riuscirà a sposare per una serie di eventi.
In queste lettere ripercorre la sua infanzia, il suo amore per la musica, la nascita del fratello Amadeus e il primo viaggio che intraprende con tutta la famiglia in Europa. Ma anche come ha conosciuto il Maggiore d'Ippold e di come la sua stessa figlia l'ha quasi costretta a diventare la sua insegnate, quando il "sogno" di diventare una pianista è svanito, sia perché offuscata dal fratello sia per le convenzioni dell'epoca che le imponevano di diventare una moglie e madre.
In effetti, la delusione di Nanerl è evidente e la caparbietà nel rifiutarsi di suonare, ha inizio quando il padre Leopold le impedisce di accompagnare il fratello nel viaggio in Italia, perché dovrà aiutarli, sostenendoli con le lezioni di pianoforte che impartirà alle sue allieve.
Il rapporto tra lei è il fratello è ben descritto, sono "complici" sin dai primi anni di vita di lui, dai giochi alla musica, si esibiscono insieme, si capiscono al volo, solo con uno sguardo.... poi però il rapporto si interrompe e lui scompare del tutto, per poi ritrovarlo quando è già morto.
Secondo me, qui l'autrice è stata troppo "veloce"... nel senso che ha saltato un pezzo della vita di entrambi: incuriosita ho cercato e letto diversi pezzi e articoli su entrambi. E' scritto più volte che la sorella non approverà il matrimonio di Amadeus con Costanze Weber.
Ebbene, non risulta in nessun modo questo passaggio, se non in via indiretta, quando ne parla con lei, incontrandola dopo la morte di lui, per recuperare gli spartiti. O quando il marito le dice che lo aveva cancellato mentre era in vita.... Anche se non ci fosse nessuna lettera o fonte, essendo sempre un romanzo, avrebbe potuto inserire qualche riferimento in più e non saltare così velocemente alla fine. Del resto, dopo più di 300 pagine, qualcuna in più che differenza faceva?
Ecco, questo è l'unica piccola pecca che posso trovare a questo romanzo. Per il resto mi ha appassionato e anche commossa e perché no, anche fatto "arrabbiare" per le decisioni prese per Nanerl, senza che lei potesse decidere della propria vita.
Ho cancellato tante di quelle volte l'inizio che ho perso il conto!
Questo romanzo è una biografia romanzata di Nanerl e allo stesso tempo di tutta la famiglia Mozart.
E' la stessa Nanerl a raccontare episodi della sua vita. Nella prima parte questi episodi sono descritti in forma epistolare, una lunga corrispondenza che intrattiene col Maggiore Armand d'Ippold, padre della sua migliore allieva, Victoria, di cui si innamora e che non riuscirà a sposare per una serie di eventi.
In queste lettere ripercorre la sua infanzia, il suo amore per la musica, la nascita del fratello Amadeus e il primo viaggio che intraprende con tutta la famiglia in Europa. Ma anche come ha conosciuto il Maggiore d'Ippold e di come la sua stessa figlia l'ha quasi costretta a diventare la sua insegnate, quando il "sogno" di diventare una pianista è svanito, sia perché offuscata dal fratello sia per le convenzioni dell'epoca che le imponevano di diventare una moglie e madre.
In effetti, la delusione di Nanerl è evidente e la caparbietà nel rifiutarsi di suonare, ha inizio quando il padre Leopold le impedisce di accompagnare il fratello nel viaggio in Italia, perché dovrà aiutarli, sostenendoli con le lezioni di pianoforte che impartirà alle sue allieve.
Il rapporto tra lei è il fratello è ben descritto, sono "complici" sin dai primi anni di vita di lui, dai giochi alla musica, si esibiscono insieme, si capiscono al volo, solo con uno sguardo.... poi però il rapporto si interrompe e lui scompare del tutto, per poi ritrovarlo quando è già morto.
Secondo me, qui l'autrice è stata troppo "veloce"... nel senso che ha saltato un pezzo della vita di entrambi: incuriosita ho cercato e letto diversi pezzi e articoli su entrambi. E' scritto più volte che la sorella non approverà il matrimonio di Amadeus con Costanze Weber.
Ebbene, non risulta in nessun modo questo passaggio, se non in via indiretta, quando ne parla con lei, incontrandola dopo la morte di lui, per recuperare gli spartiti. O quando il marito le dice che lo aveva cancellato mentre era in vita.... Anche se non ci fosse nessuna lettera o fonte, essendo sempre un romanzo, avrebbe potuto inserire qualche riferimento in più e non saltare così velocemente alla fine. Del resto, dopo più di 300 pagine, qualcuna in più che differenza faceva?
Ecco, questo è l'unica piccola pecca che posso trovare a questo romanzo. Per il resto mi ha appassionato e anche commossa e perché no, anche fatto "arrabbiare" per le decisioni prese per Nanerl, senza che lei potesse decidere della propria vita.