Dodici Giorni è un romanzo di narrativa non di genere dove si affronta il percorso e i sentimenti dei protagonisti e dei loro amici. Diciamo che tutto ruota principalmente attorno a Ray e Edge, due migliori amici innamorati della stessa ragazza, Angel, e di come il loro rapporto si evolve nel corso del tempo. Nello specifico vengono presi in analisi "dodici giorni" che scandiscono il tempo e gli eventi, su due, poi tre, linee temporali. Lo stesso giorno nel 2015 e nel 2009, poi anche nel 2008. Si tratta di una bella trovata, però alcune volte mi sarei aspettata una certa conseguenza tra passato e "presente".

Il continuo salto tra le due linee mostra bene l'evolversi delle relazioni e ciò che i personaggi passano prima di arrivare dove sono, ma forse non sempre era necessario.

Inoltre, la cosa che mi è piaciuta meno è proprio l'inizio della storia. Il prologo infatti ci mostra i protagonisti nel "futuro" rispetto alla narrazione che andremo a seguire e anticipa molto quello che succederà loro. Questo ha smorzato un po' la tensione e l'interesse, perché sapevo già cosa sarebbe successo nel corso dei capitoli finali. Sicuramente avrebbe avuto un impatto maggiore con un prologo diverso, almeno su di me.

La storia comunque ci mostra come i sentimenti talvolta possano prendere il sopravvento e portarci a compiere azioni impensabili, grandi gesti e cambiare totalmente la nostra vita, rompendo amicizie o cambiando tutto per amore. La vita è così, e non si può comandare al cuore, e Dodici Giorni lo mostra perfettamente.