A review by outoftheblue14
Jakob il bugiardo by Jurek Becker

5.0

Un libro che il prof. Antonio Pasinato citava sempre nelle sue lezioni, ma che non avrei mai pensato di leggere prima di vederne la costa nell'header del blog di Nereia, "Librangolo Acuto".
L'ambientazione è il ghetto ebraico della cittadina polacca di Lodz durante la seconda guerra mondiale. Il commerciante Jakob, in seguito a una serie di fortuite circostanze, si vede costretto a rivelare ai compagni che possiede una radio e che i russi stanno combattendo (e vincendo) a poche decine di km da lì. Jakob in realtà non possiede nessuna radio, e avere una radio è vietato dai nazisti. Ma le notizie (soprattutto false, soprattutto inventate) riportate da Jakob restituiscono la speranza agli ebrei del ghetto e la gente riprende a pensare al futuro, malgrado l'orrore che incombe.

La particolarità di questo romanzo sta nel modo in cui i fatti vengono raccontati: c'è un narratore sconosciuto e senza nome, che fa parte degli ebrei del ghetto, che introduce la storia, e poi c'è il protagonista, Jakob, di cui leggiamo i pensieri attraverso il discorso indiretto libero. E poi ci sono tanti altri personaggi, gli ebrei del ghetto, che vediamo sia attraverso gli occhi e i pensieri di Jakob, sia attraverso i pensieri di ciascuno di loro. Non avrei mai pensato che un romanzo tutto in discorso indiretto libero mi sarebbe piaciuto tanto.