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A review by la_cantina_dei_libri_0
Atti di sottomissione by Megan Nolan
5.0
Lei. La voce narrante è una lei di cui mai verrà svelato il nome.
Lui. Lui è Ciaran, uno degli uomini più belli che lei abbia mai visto.
Loro. Loro diventano una coppia, ma l’amore che li lega è malsano.
Lei ha traumi infantili ancora da superare. Non ha un modello di amore sano e genuino da cui potrebbe prendere esempio. Lei ama, ama intensamente fino ad annullare sé stessa. Ha una seria dipendenza da alcool e fumo, si fa del male, si fa fare del male. È convinta che farsi vedere bisognosi d’amore aiuterà a trovare chi la aiuterà e si occuperà dei suoi problemi.
Ciaran sembra la persona giusta. Eppure anche lui è stato ferito, è stato tradito e per quanto ci siano dei momenti in cui la loro relazione prosegue in modo del tutto regolare, gli attimi di violenza e dolore non tardano a prendere il sopravvento.
La loro è una relazione tossica, fatta di non dialogo, non rispetto, rapporti violenti consentiti e non, tradimenti e tutti quei gesti che si possono racchiudere come violenza psicologica. Tutti e due sono vittima e colpevole a loro modo, non sanno quando fermarsi, non sanno che alcune azioni danneggiano l’altra. Infatti, il clima che si percepisce oscilla tra la gioia immensa alla disperazione, come se ti mancasse il fiato. Toccano vette opposte in modo brutale; non hanno una via di mezzo: o tutto o niente.
Lei è convinta di non meritare nessun tipo di amore, quando torna lucida si arrabbia, ma qualcosa la fa cadere sempre in questo circolo vizioso che prevede anche di subire violenza pur di sentire qualcosa. Usa il suo corpo, lo fa usare agli altri al limite del legale, perché è costantemente in cerca di qualcosa di forte, di più profondo e potente – perché è così che immagina l’amore.
Il punto forte di questo romanzo è l’autenticità. Vuole raccontare semplicemente le azioni che una persona potrebbe compiere pur di elemosinare amore. Non ha sensi di colpa nemmeno quando sa di essere nel torto, evita la trappola del vittimismo: è una storia, la sua storia e tale deve essere difesa.
Si parla di ossessione, di annullamento della persona e di violenza. Lei è convinta che con Ciaran tutto procede bene e anche di fronte ai primi segnali negativi, pur di non rovinare l’idea idilliaca del loro amore, subisce il male. Si tradiscono per il solo scopo personale, si allontanano, si avvicinano di nuovo e procedono il loro insicuro percorso come una montagna russa infinita di alti e bassi.
Sembra non esserci soluzione. Il loro rapporto è arrivato a un punto di stallo, non si vogliono lasciare, si cercano, eppure si maltrattano e non funziona più niente. Gli abusi fisici e mentali sono sempre più gravi, quando ecco che il finale aperto ci regala quel barlume di speranza. La protagonista dopo essere stata vittima dell’ennesimo stupro, è come se si risvegliasse. Non sa quando e cosa arriverà, ma qualcosa oltre al sesso e alle violenze arriverà e metterà ordine alla sua mente, alla sua persona e alla sua vita, anche se le ferite rimarranno per sempre.
Atti di sottomissione ha come titolo originale Acts of desperation e sarebbe stato ancora più azzeccato, perché pur di ricevere amore la protagonista compie azioni disperate. Lei ama e odia in modo viscerale, ossessivo compromettendo tutto il resto. Durante i rapporti si immedesima anche nel partner, perché la sua mente e il suo bisogno di emozioni forti non ha limite. Si sottomette, si esclude e vive in funzione dell’altro.
Il romanzo è un connubio di attrazione e allontanamento, amore e odio, genuinità e malignità, dolcezza e violenza, il tutto incastrato alla perfezione con uno stile di scrittura ipnotico: è difficile staccarsi dalle pagine. L’autrice ha calibrato perfettamente i momenti di storia con i sentimenti, senza cadere nel vittimismo inutile o nei moralismi che non c’entrano nulla.
Bisogna un po' andare fuori dai canoni a cui siamo abituati, dimenticare morali e stereotipi vari. Ognuno può trarre le sue conclusioni, ma resta sempre un storia vera che colpisce nel profondo.
Ovviamente non ho dato giustizia a questo libro, nonostante ci abbia provato; chiedo venia. Per quanto sia doloroso è stata una delle letture più meritevoli di attenzione che io abbia letto nell’ultimo periodo.
P.S. Consigliato soprattutto se piacciono le opere di Sally Rooney: come tematiche e stile di scrittura si assomigliano.
Lui. Lui è Ciaran, uno degli uomini più belli che lei abbia mai visto.
Loro. Loro diventano una coppia, ma l’amore che li lega è malsano.
Lei ha traumi infantili ancora da superare. Non ha un modello di amore sano e genuino da cui potrebbe prendere esempio. Lei ama, ama intensamente fino ad annullare sé stessa. Ha una seria dipendenza da alcool e fumo, si fa del male, si fa fare del male. È convinta che farsi vedere bisognosi d’amore aiuterà a trovare chi la aiuterà e si occuperà dei suoi problemi.
Ciaran sembra la persona giusta. Eppure anche lui è stato ferito, è stato tradito e per quanto ci siano dei momenti in cui la loro relazione prosegue in modo del tutto regolare, gli attimi di violenza e dolore non tardano a prendere il sopravvento.
La loro è una relazione tossica, fatta di non dialogo, non rispetto, rapporti violenti consentiti e non, tradimenti e tutti quei gesti che si possono racchiudere come violenza psicologica. Tutti e due sono vittima e colpevole a loro modo, non sanno quando fermarsi, non sanno che alcune azioni danneggiano l’altra. Infatti, il clima che si percepisce oscilla tra la gioia immensa alla disperazione, come se ti mancasse il fiato. Toccano vette opposte in modo brutale; non hanno una via di mezzo: o tutto o niente.
Lei è convinta di non meritare nessun tipo di amore, quando torna lucida si arrabbia, ma qualcosa la fa cadere sempre in questo circolo vizioso che prevede anche di subire violenza pur di sentire qualcosa. Usa il suo corpo, lo fa usare agli altri al limite del legale, perché è costantemente in cerca di qualcosa di forte, di più profondo e potente – perché è così che immagina l’amore.
Il punto forte di questo romanzo è l’autenticità. Vuole raccontare semplicemente le azioni che una persona potrebbe compiere pur di elemosinare amore. Non ha sensi di colpa nemmeno quando sa di essere nel torto, evita la trappola del vittimismo: è una storia, la sua storia e tale deve essere difesa.
Si parla di ossessione, di annullamento della persona e di violenza. Lei è convinta che con Ciaran tutto procede bene e anche di fronte ai primi segnali negativi, pur di non rovinare l’idea idilliaca del loro amore, subisce il male. Si tradiscono per il solo scopo personale, si allontanano, si avvicinano di nuovo e procedono il loro insicuro percorso come una montagna russa infinita di alti e bassi.
Sembra non esserci soluzione. Il loro rapporto è arrivato a un punto di stallo, non si vogliono lasciare, si cercano, eppure si maltrattano e non funziona più niente. Gli abusi fisici e mentali sono sempre più gravi, quando ecco che il finale aperto ci regala quel barlume di speranza. La protagonista dopo essere stata vittima dell’ennesimo stupro, è come se si risvegliasse. Non sa quando e cosa arriverà, ma qualcosa oltre al sesso e alle violenze arriverà e metterà ordine alla sua mente, alla sua persona e alla sua vita, anche se le ferite rimarranno per sempre.
Atti di sottomissione ha come titolo originale Acts of desperation e sarebbe stato ancora più azzeccato, perché pur di ricevere amore la protagonista compie azioni disperate. Lei ama e odia in modo viscerale, ossessivo compromettendo tutto il resto. Durante i rapporti si immedesima anche nel partner, perché la sua mente e il suo bisogno di emozioni forti non ha limite. Si sottomette, si esclude e vive in funzione dell’altro.
Il romanzo è un connubio di attrazione e allontanamento, amore e odio, genuinità e malignità, dolcezza e violenza, il tutto incastrato alla perfezione con uno stile di scrittura ipnotico: è difficile staccarsi dalle pagine. L’autrice ha calibrato perfettamente i momenti di storia con i sentimenti, senza cadere nel vittimismo inutile o nei moralismi che non c’entrano nulla.
Bisogna un po' andare fuori dai canoni a cui siamo abituati, dimenticare morali e stereotipi vari. Ognuno può trarre le sue conclusioni, ma resta sempre un storia vera che colpisce nel profondo.
Ovviamente non ho dato giustizia a questo libro, nonostante ci abbia provato; chiedo venia. Per quanto sia doloroso è stata una delle letture più meritevoli di attenzione che io abbia letto nell’ultimo periodo.
P.S. Consigliato soprattutto se piacciono le opere di Sally Rooney: come tematiche e stile di scrittura si assomigliano.