L'arcivescovo Montrèal ha sempre negato l'esistenza del celebre e maledetto 'Maleficium' dell'Abate Jerome Savoie. Nonostante non si sappia granché sull'abate, alcune ricerche hanno portato proprio alla scoperta del suo manoscritto. Le alte cariche religiose hanno cercato di limitare la diffusione dell'opera, per via dell'immoralità delle sue pagine, perciò sappiate che, se aprirete il 'Maleficium', oltre a leggere di confessioni immorali, rischierete la scomunica.

L'editore francese così avvisa i lettori e gli editori ma @alter_ego_edizioni ha deciso comunque di consegnarci la traduzione di queste indicibili colpe.
Sette confessioni di sette uomini, vittime della vendetta di una donna, costretti a portare il marchio indelebile della loro cupidigia.

Sono sette uomini che hanno privato una donna del suo corpo, della sua mente e del suo spirito. Sono uomini che hanno razziato, spinti dall'ossessione e dall'egoismo. Ma non si sono resi conto che quella che avevano davanti non era più una donna, non del tutto almeno. Possono averle tagliato la coda, tolto quanto di più caro avesse, possono averla privata della sua femminilità, abusando e mentendo, ma non c'è modo di fermare la sua vendetta.

"Lo ammetto: c'è qualcosa di vero in ciò che i miei cugini le hanno raccontato. L'odio che gli porto mi ha trasformata. Non sono più una donna. Sono un demone della vendetta, la somma delle loro calunnie e ne reco sul corpo tracce diaboliche. Ho maledetto i miei carnici con la mia pelle, con la mia coda, con le mie spine. È la verità, padre. Giurin giurello."

Così la donna si aggira, serpentina, tra le pagine, con il suo erotismo, la sua follia, una sete di vendetta insaziabile. È un racconto esotico, strano e onirico. Impossibile resistere al fascino di queste confessioni, impossibile resistere alla tentazione di quella donna, pronta a rendervi l'ennesima vittima, in attesa che il vostro egoismo vi spinga a prendere un po' troppo, consapevole delle vostre debolezze.
Sarà sua l'ottava confessione, l'ultima vendetta è una verità nascosta e taciuta.
Costretta al silenzio, adesso noi siamo obbligati ad ascoltarla.