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A review by la_cantina_dei_libri_0
Nulla, solo la notte by John Williams, Stefano Tummolini
4.0
[Letto la prima volta nel 2020 e non mi aveva fatto impazzire - Riletto una seconda volta nel 2022 e wow!]
~
A vent'anni John Williams ha scritto quello che secondo me è uno degli esordi più riusciti - e purtroppo poco chiacchierato - nel campo della letteratura.
Arthur Maxley è un giovane borghese della California che vive in solitudine e nell'indecisione costante.
Da piccolo è stato testimone di un evento tragico e il trauma ha riportato ferite troppo gravi per essere dimenticate in poco tempo.
Non ha amici tali da essere riconosciuti così, con il padre ha un rapporto difficile come lo è con le donne, in quanto ha il problema di rivedere in loro sua madre.
Questo romanzo è da premiare, perché in poche pagine l'autore è riuscito a mettere in scena uno scorcio di realtà che sempre si tende a nascondere: quello della solitudine. Il protagonista è solo, non riesce a gestire le sue emozioni, non riesce a integrarsi nella società e trova conforto solo nel buio e nella solitudine.
Lo stile di scrittura è sublime, non ai livelli di "Stoner", certo, ma considerando essere un esordio e scritto in giovane età durante la sua esperienza militare nella seconda guerra mondiale...non è da sottovalutare.
È come se lo stesso autore proietasse i suoi sentimenti sul protagonista.
Breve, ma davvero di impatto.
Posso capire le critiche negative che ha ricevuto, in quanto si poteva andare molto più in profondità, eppure merita attenzione, perché è davvero un piccolo gioiellino da non sottovalutare.
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A vent'anni John Williams ha scritto quello che secondo me è uno degli esordi più riusciti - e purtroppo poco chiacchierato - nel campo della letteratura.
Arthur Maxley è un giovane borghese della California che vive in solitudine e nell'indecisione costante.
Da piccolo è stato testimone di un evento tragico e il trauma ha riportato ferite troppo gravi per essere dimenticate in poco tempo.
Non ha amici tali da essere riconosciuti così, con il padre ha un rapporto difficile come lo è con le donne, in quanto ha il problema di rivedere in loro sua madre.
Questo romanzo è da premiare, perché in poche pagine l'autore è riuscito a mettere in scena uno scorcio di realtà che sempre si tende a nascondere: quello della solitudine. Il protagonista è solo, non riesce a gestire le sue emozioni, non riesce a integrarsi nella società e trova conforto solo nel buio e nella solitudine.
Lo stile di scrittura è sublime, non ai livelli di "Stoner", certo, ma considerando essere un esordio e scritto in giovane età durante la sua esperienza militare nella seconda guerra mondiale...non è da sottovalutare.
È come se lo stesso autore proietasse i suoi sentimenti sul protagonista.
Breve, ma davvero di impatto.
Posso capire le critiche negative che ha ricevuto, in quanto si poteva andare molto più in profondità, eppure merita attenzione, perché è davvero un piccolo gioiellino da non sottovalutare.