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A review by arthurgdean
La Regina dei Maghi by Trudi Canavan
4.0
Recensione completa qui: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/01/recensione-59-la-regina-dei-maghi.html
Esisteva, a Imardin, l'erronea convinzione che le presse da
stampa fossero state inventate dai maghi. Lo spettacolare
frastuono e i movimenti convulsi prodotti dai macchinari avrebbero
potuto facilmente trasmettere a una persona poco esperta
la convinzione che lì stesse avendo luogo un qualche tipo di
alchimia. Invece non c'era nessun bisogno di scomodare la
magia; bastava che qualcuno si occupasse di far girare le ruote
e azionare le leve.
Sono arrivata alla conclusione di questa saga, con non poca tristezza. Mi sono affezionata a Sonea, e, anche se meno, a Lorkin. Ho adorato Dannyl e Anyi, mi sono affezionata ad Achati e mi sono ricreduta su Tayend, che in quest'ultimo libro ha recuperato. E' davvero difficile separarsi da loro. In particolare Sonea, Cery e Dannyl, che mi hanno accompagnato per ben sei libri.
In questo ultimo libro ci troviamo su più fronti. Se da una parte Cery si sta ancora nascondendo da Skellin e vuole ancora catturarlo con l'aiuto della Corporazione, dall'altra Lorkin è imprigionato ad Arvice cerca di tenere nascosti i segreti delle Traditrici. Ed in mezzo troviamo Sonea, che cerca di raggiungere il figlio assieme a Regin, sperando di creare un'alleanza tra la Corporazione dei Maghi (e Terre Alleate) e le Traditrici.
Le Traditrici sono più forti, ora, e vogliono sferrare un attacco. Tutto dipenderà da una loro vittoria o da una loro perdita.
Lorkin è combattuto tra lo scegliere sua madre o Tyvara, Sonea combatte i possibili sentimenti per Regin, c'è qualcosa tra Lillia e Anyi... mentre la relazione tra Achati e Dannyl sembra essersi incrinata, a favore di una rinata amicizia con Tayend.
Trudi Canavan ha la capacità di farci affezionare ai suoi personaggi in modo incredibile, tanto più che a me risultava più importante la sicurezza di Dannyl e degli altri, rispetto ad una possibile cattura di Skellin o ad una vittoria delle Traditrici contro il re di Sachaka. Avvenimenti che mi incuriosivano comunque, grazie anche ai libri precedenti. E' un'ottima scrittrice e mi spiace che (a quanto ne sappia io) i suoi altri romanzi non sono stati tradotti in italiano.
Le ultime centinaia di pagine mi hanno lasciato una grande tristezza: alcuni personaggi ci lasciano definitivamente, e le mie speranze di vederli felici vengono infrante. Devo dire però che, a discapito della mia tristezza, sono felice di come questa saga si sia conclusa, e me ne ricorderò come una delle migliori che io abbia letto, non importa quante altre saghe leggerò d'ora in avanti...
Esisteva, a Imardin, l'erronea convinzione che le presse da
stampa fossero state inventate dai maghi. Lo spettacolare
frastuono e i movimenti convulsi prodotti dai macchinari avrebbero
potuto facilmente trasmettere a una persona poco esperta
la convinzione che lì stesse avendo luogo un qualche tipo di
alchimia. Invece non c'era nessun bisogno di scomodare la
magia; bastava che qualcuno si occupasse di far girare le ruote
e azionare le leve.
Sono arrivata alla conclusione di questa saga, con non poca tristezza. Mi sono affezionata a Sonea, e, anche se meno, a Lorkin. Ho adorato Dannyl e Anyi, mi sono affezionata ad Achati e mi sono ricreduta su Tayend, che in quest'ultimo libro ha recuperato. E' davvero difficile separarsi da loro. In particolare Sonea, Cery e Dannyl, che mi hanno accompagnato per ben sei libri.
In questo ultimo libro ci troviamo su più fronti. Se da una parte Cery si sta ancora nascondendo da Skellin e vuole ancora catturarlo con l'aiuto della Corporazione, dall'altra Lorkin è imprigionato ad Arvice cerca di tenere nascosti i segreti delle Traditrici. Ed in mezzo troviamo Sonea, che cerca di raggiungere il figlio assieme a Regin, sperando di creare un'alleanza tra la Corporazione dei Maghi (e Terre Alleate) e le Traditrici.
Le Traditrici sono più forti, ora, e vogliono sferrare un attacco. Tutto dipenderà da una loro vittoria o da una loro perdita.
Lorkin è combattuto tra lo scegliere sua madre o Tyvara, Sonea combatte i possibili sentimenti per Regin, c'è qualcosa tra Lillia e Anyi... mentre la relazione tra Achati e Dannyl sembra essersi incrinata, a favore di una rinata amicizia con Tayend.
Trudi Canavan ha la capacità di farci affezionare ai suoi personaggi in modo incredibile, tanto più che a me risultava più importante la sicurezza di Dannyl e degli altri, rispetto ad una possibile cattura di Skellin o ad una vittoria delle Traditrici contro il re di Sachaka. Avvenimenti che mi incuriosivano comunque, grazie anche ai libri precedenti. E' un'ottima scrittrice e mi spiace che (a quanto ne sappia io) i suoi altri romanzi non sono stati tradotti in italiano.
Le ultime centinaia di pagine mi hanno lasciato una grande tristezza: alcuni personaggi ci lasciano definitivamente, e le mie speranze di vederli felici vengono infrante. Devo dire però che, a discapito della mia tristezza, sono felice di come questa saga si sia conclusa, e me ne ricorderò come una delle migliori che io abbia letto, non importa quante altre saghe leggerò d'ora in avanti...