Non so dire bello o brutto di questo libro, ma è stato sicuramente strano e creepy e affascinante. Di quella fascinazione che danno le cose inquietanti, in bilico tra mania e realtà. E non è solo la storia a essere ambigua, priva di linearità, persa nelle pieghe dell'immaginifico, ma anche la prosa, fatta di frammenti, un po' narrazione, un po' confessione, un po' dialogo a una voce, un po' botta e risposta. E io ci sono caduta dentro, ho sentito l'orrore uscire dalle pagine, il bianco avvolgere le viscere e l'incubo alitare sul collo.