A review by primix
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop by Fannie Flagg

emotional funny hopeful lighthearted reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? No

3.0

 Il mio problema con questo libro è stato partire con aspettative troppo alte, anche se non sapevo assolutamente nulla né della storia né di come è stata strutturata. Proprio questo all'inizio mi ha dato un po' di problemi: si fanno continui salti temporali tra due filoni principali, ma che a loro volta non sono lineari, e quindi è molto facile perdersi data anche la moltitudine di personaggi che affollano le pagine. Forse sono io eh, ma avere così tanta gente che entrava e usciva dal racconto mi ha portata a non riuscire ad affezionarmi davvero a nessuno di loro, ed è un peccato perché speravo in un libro che mi scaldasse il cuore.

La storia è anche carina: l'incontro tra una donna di mezz'età, Evelyn, e un'anziana che vive in una casa di riposo, Ninny, dà l'occasione a quest'ultima di raccontare della sua giovinezza. Ci troviamo così da un lato nel nostro tempo, con Evelyn che sta cercando di dare un senso alla sua vita dopo aver scoperto di poter mettere se stessa al primo posto, e dall'altro negli USA del dopoguerra, dove il razzismo, l'omofobia e la condizione subalterna della donna sono la normalità quotidiana. La storia è raccontata in modo molto frammentario, quasi per episodi, anche se di fondo è presente un filone principale. La realtà in cui ha vissuto Ninny è quella di un paesino in cui tutti conoscono tutti, in cui tutti si danno una mano ma nascono anche invidie e rancori. Il mondo di Evelyn è invece quello delle metropoli moderne, caotiche e alienanti. Nonostante queste profonde diversità, le storie di un posto e un tempo così distanti da lei saranno un trampolino per Evelyn per riprendere in mano la sua vita.

Tutto sommato è un libro leggero, con picchi emozionanti qui e lì, scene iconiche e racconti che penso ricorderò a lungo, ma rimane secondo me poco incisivo e dispersivo.