A review by claudiatralenuvole
Cyrano de Bergerac by Edmond Rostand

5.0

"Cyrano di Bergerac" è tante cose: la storia di un amore non corrisposto, di una bugia, della verità che c'è nella morte.
È la storia delle maschere che portiamo tutti i giorni e dei sentimenti che sopprimiamo per sopravvivere al dolore di non essere accettati per ciò che siamo.

L'autore, Edmond Rostand, mette in scena un triangolo amoroso assai interessante. I tre personaggi che lo compongono - Cyrano, Rossana e Cristiano - si completano a vicenda, trovando margine di maturazione proprio grazie all'influenza degli altri.

Cyrano, un po' belligerante e insicuro sul suo aspetto, impara a mettere da parte l'orgoglio per il bene dell'amata. Rossana, superficiale e ingenua quando si tratta di amore, riconosce di aver confuso l'attrazione fisica con l'amore. E Cristiano, bello e un po' sempliciotto, capisce che non porta a nulla di buono fingere di essere chi non si è.

Anche se non mancano momenti divertenti, mi hanno colpito di più le parti serie, poetiche ma prive di fronzoli: le dichiarazioni d'amore spogliate delle menzogne e dei giri di parole, le confidenze e la sincerità di alcuni momenti trasmettevano una grande vulnerabilità.

Si vede che l'autore dà grande importanza alle parole, per lui l'eloquenza ha la capacità di conquistare i cuori più restii, ma è soprattutto ciò che si ha dentro a contare, più del bell'aspetto e delle belle parole.

L'opera lascia al contempo un senso di pienezza e di rimpianto: "Se solo avesse trovato il coraggio... se solo non gli fosse importato...". Ma la verità è che anche noi, come Cyrano, avremmo dubitato di Rossana, anche noi avremmo creduto che l'amore è negli occhi (non nella mente) di chi guarda. E come lui avremmo sbagliato.