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A review by claudiatralenuvole
Il Depositario Dell'Eco by Carlotta Martello
adventurous
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? No
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
4.75
L'entusiasmo per questa nuova avventura l'ho sentito tutto! Un viaggio iniziato con Kyle, fabbro e ladro dal cuore buono, costretto suo malgrado a seguire la nobildonna Astrid e la sua guardia Alistair in giro per il mondo, alla ricerca di risposte per un problema molto più grande di lui.
"Il depositario dell'eco" è un romanzo d'avventura con atmosfere steampunk e architetture straordinarie che portano in sé la memoria di Babele, dei cerchi danteschi e della Napoli dei quartieri. È per l'appunto un romanzo di memorie ed echi, di rimandi ai classici per l'infanzia come "Ventimila leghe sotto i mari" e "Il giro del mondo in 80 giorni".
Ho adorato i personaggi, le loro storie, le ambiguità e i difetti che li rendono estremamente umani e lontani dagli eroi e dalle eroine sempre più perfetti che ormai imperano nelle saghe d'avventura.
Ho adorato viaggiare con Kyle e i suoi amici, conoscere questo nuovo mondo post apocalittico, incontrare nuove culture e religioni, ma ritrovare negli umani gli stessi sentimenti e le stesse ipocrisie.
È un mondo che ancora divide gli esseri umani in base al ceto e al denaro, che ancora basa la sua lealtà su ciò che l'altro ha da offrire e non esita a tradire quando non c'è più convenienza.
Seguire il protagonista nelle sue avventure è stato interessante anche grazie alle incertezze che questo mondo, così ben descritto dall'autrice, offre. E non vedo l'ora di leggere il seguito, dopo una serie di colpi di scena epici è in realtà una necessità.
"Il depositario dell'eco" è un romanzo d'avventura con atmosfere steampunk e architetture straordinarie che portano in sé la memoria di Babele, dei cerchi danteschi e della Napoli dei quartieri. È per l'appunto un romanzo di memorie ed echi, di rimandi ai classici per l'infanzia come "Ventimila leghe sotto i mari" e "Il giro del mondo in 80 giorni".
Ho adorato i personaggi, le loro storie, le ambiguità e i difetti che li rendono estremamente umani e lontani dagli eroi e dalle eroine sempre più perfetti che ormai imperano nelle saghe d'avventura.
Ho adorato viaggiare con Kyle e i suoi amici, conoscere questo nuovo mondo post apocalittico, incontrare nuove culture e religioni, ma ritrovare negli umani gli stessi sentimenti e le stesse ipocrisie.
È un mondo che ancora divide gli esseri umani in base al ceto e al denaro, che ancora basa la sua lealtà su ciò che l'altro ha da offrire e non esita a tradire quando non c'è più convenienza.
Seguire il protagonista nelle sue avventure è stato interessante anche grazie alle incertezze che questo mondo, così ben descritto dall'autrice, offre. E non vedo l'ora di leggere il seguito, dopo una serie di colpi di scena epici è in realtà una necessità.