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A review by gonza_basta
La morte della Pizia by Friedrich Dürrenmatt
5.0
In questo brevissimo, ma incisivo racconto, l'autore, probabilmente ricordato dai più per le sue opere teatrali e per "La promessa", portata sullo schermo da un immenso J. Nicholson e un'altrettanto brava Robin W. Penn, si diverte a dare una spiegazione alternativa al famosissimo mito di Edipo.
Si comincia da un giovane, Edipo appunto, che si reca dalla sacerdotessa di Apollo, per sapere chi fossero i suoi genitori, e lei Pannychis XI, stizzita, annoiata dalla credulità umana ai suoi vaticini, oltre che presa in un momento probabilmente di SPM, gli dà un vaticinio assurdo, proprio uno di quelli che già a priori si capisce non avere senso.
Un racconto dissacrante, un divertissment basato su quelli che sono i topoi classici delle tragedie elleniche, con un finale in cui la Pizia e il più famoso indovino Tiresia, arrivano alla conclusione che "La verità rimane tale fino a che la si lascia stare", in un perenne ribaltarsi delle versioni dei fatti a cui ogni personaggio del libro e del mito contribuisce.
Sfilano in punto di morte davanti alla sacerdotessa non solo il più famoso indovino di Tebe, ma Edipo stesso, Giocasta, Laio e la Sfinge, alternativa ipotetica madre del protagonista stesso della tragedia greca per eccellenza.
Si comincia da un giovane, Edipo appunto, che si reca dalla sacerdotessa di Apollo, per sapere chi fossero i suoi genitori, e lei Pannychis XI, stizzita, annoiata dalla credulità umana ai suoi vaticini, oltre che presa in un momento probabilmente di SPM, gli dà un vaticinio assurdo, proprio uno di quelli che già a priori si capisce non avere senso.
Un racconto dissacrante, un divertissment basato su quelli che sono i topoi classici delle tragedie elleniche, con un finale in cui la Pizia e il più famoso indovino Tiresia, arrivano alla conclusione che "La verità rimane tale fino a che la si lascia stare", in un perenne ribaltarsi delle versioni dei fatti a cui ogni personaggio del libro e del mito contribuisce.
Sfilano in punto di morte davanti alla sacerdotessa non solo il più famoso indovino di Tebe, ma Edipo stesso, Giocasta, Laio e la Sfinge, alternativa ipotetica madre del protagonista stesso della tragedia greca per eccellenza.