A review by akemichan
Percepliquis by Michael J. Sullivan

4.0

Ordine di preferenza dei libri della saga:

- The Emerald Storm
- The Crown Conspiracy
- Wintertide
- Percepliquis
- Nyphron Rising
- Avempartha

Bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare: rispetto al primo libro della saga, che avevo giudicato come un libro poco originale, scritto e gestito in maniera raffazzonata, Sullivan migliora. In nessun altro dei libri successivi ho provato la perplessità delle scelte e delle decisioni dei personaggi o la forzatura delle scelte narrative (sì, anche in quelli che a conti fatti mi sono poi piaciuti/interessati di meno).
Questo non significa che siano dei libri eccezionali, alcuni dei difetti che erano presenti al primo libro rimangono. Non c'è particolare originalità nel mondo e nel sistema magico (di chiara matrice tolkeniana), rimangono i trope su personaggi e storyline che li fanno sembrare tutti già visti, lo stile è quello che è.
Però l'autore ci prova (non tutto quello che mette nella trama torna, ma il tentativo dietro di fare dei colpi di scena e di far tornare tutto c'è e si vede) e alla fine è riuscito a darmi esattamente il tipo di lettura che volevo, per cui non posso lamentarmi.

O meglio, posso farlo, riguardo a due cose in particolare che mi hanno un po' rovinato la lettura.

La prima riguarda la scelta narrativa presa riguardo uno dei personaggi secondari. Nonostante Sullivan cerchi di giustificarla in ogni modo, a livello narrativo io non ho davvero trovato altre motivazioni che fare un po' di manpain. Rileggerò sicuramente l'ultimo libro per vedere se non mi fossi persa qualcosa, ma alla data attuale credo che il personaggio in questione avrebbe fatto le stesse identiche scelte a prescindere da quel punto di trama, e questo mi ha irritato molto.
Soprattutto perché si commette qui lo stesso errore che avevo già rilevato nel terzo libro dei Bastardi Gentiluomini, facendo passare in secondo piano l'amicizia fra i due personaggi principali rispetto a del manpain, a una storia d'amore a cui non posso affezionarmi perché non l'ho vista sviluppare, e a una scena alla beautiful.

E questo è il mio secondo problema. Già dal primo libro si vedeva una trama più ampia; più passano i libri più la trama si amplia e così il ruolo di altri personaggi. Tuttavia trovo che il punto di forza (e anche la ragione per cui ho iniziato a leggere questi libri) sia la coppia Hadrian/Royce e le loro sono le scene migliori. Questo non significa che non abbia apprezzato altri personaggi e altre scene con loro, solo che ero qui per leggere una sorta di buddy heist e a volte ho pensato che altre cose togliessero spazio al rapporto e alle situazioni di Hadrian e Royce.
Non è un caso che il mio ordine di preferenza dipenda molto dalla quantità e dalla qualità di questi due elementi.

Tolte queste, però, questa è una lettura che mi ha soddisfatto e credo che tornerò presto a leggere di Hadrian e Royce perché ho faticato a lasciarli andare.