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A review by gonza_basta
Arsène Lupin e la contessa di Cagliostro by Maurice Leblanc
2.0
Questo libro racconta della nascita di quello che diventerà uno dei ladri più famosi della storia della letteratura, oscurerà anche il Rocambole di Ponson du Terrail, e darà il via ad una serie di cartoni animati di Monkey Punch che restano a tutt'oggi un capolavoro.
Se come me siete cresciuti guardando le avventura di Lupin III e quelle dei suoi amici, questo libro vi lascerà un po' con l'amaro in bocca, perchè il personaggio letterario, a parte il nome, condivide molto poco con il suo quasi omonimo disegnato.
Questo Lupin, in quello che a detta di alcuni è anche uno dei romanzi migliori di Leblanc, è un arrogante bastardo, succube di una donna misteriosa, una di quelle che si ammantano di segretezza per aumentare il loro fascino. La contessa di Cagliostro è una donna condannata all'eternità dal suo stesso mito, costruito con cura, che ricorda molto la Milady dei tre moschettieri.
Non c'è niente in questo Lupin dell'affascinante ladro gentiluomo simpatica canaglia e perennemente innamorato di Fujiko/Margot, questo si limita a non uccidere, ma tanti altri scrupoli non se ne fa, tanto meno le persone a cui si accompagna.
[O.T.: Anche nella prima serie di Monkey Punch, quella in cui Lupin aveva la giacca verde e i peli sulle mani, lui e i suoi amici uccidevano i cattivi, però mai l'ispettore Zenigata.]
Quello che questo libro mi ha lasciato è una certa curiosità per le altre recensioni di Evangelisti, che ha scritto una prefazione a questo libro molto carina e molto interessante, e un vago interesse per le avventure tra Lupin e Herlock Sholmes, emulo del più famoso Sherlock di cui però l'autore non voleva pagare i diritti agli eredi per aver usato il ben più famoso personaggio.
Comunque continuerò a guardare i cartoni animati, in fondo Lupin III è il bisnipote e le colpe dei padri non devono ricadere sui figli....
Se come me siete cresciuti guardando le avventura di Lupin III e quelle dei suoi amici, questo libro vi lascerà un po' con l'amaro in bocca, perchè il personaggio letterario, a parte il nome, condivide molto poco con il suo quasi omonimo disegnato.
Questo Lupin, in quello che a detta di alcuni è anche uno dei romanzi migliori di Leblanc, è un arrogante bastardo, succube di una donna misteriosa, una di quelle che si ammantano di segretezza per aumentare il loro fascino. La contessa di Cagliostro è una donna condannata all'eternità dal suo stesso mito, costruito con cura, che ricorda molto la Milady dei tre moschettieri.
Non c'è niente in questo Lupin dell'affascinante ladro gentiluomo simpatica canaglia e perennemente innamorato di Fujiko/Margot, questo si limita a non uccidere, ma tanti altri scrupoli non se ne fa, tanto meno le persone a cui si accompagna.
[O.T.: Anche nella prima serie di Monkey Punch, quella in cui Lupin aveva la giacca verde e i peli sulle mani, lui e i suoi amici uccidevano i cattivi, però mai l'ispettore Zenigata.]
Quello che questo libro mi ha lasciato è una certa curiosità per le altre recensioni di Evangelisti, che ha scritto una prefazione a questo libro molto carina e molto interessante, e un vago interesse per le avventure tra Lupin e Herlock Sholmes, emulo del più famoso Sherlock di cui però l'autore non voleva pagare i diritti agli eredi per aver usato il ben più famoso personaggio.
Comunque continuerò a guardare i cartoni animati, in fondo Lupin III è il bisnipote e le colpe dei padri non devono ricadere sui figli....